Il Tempo del disvelamento

(di Luca Ariesignis Siliprandi)

In principio era buio ed il nulla mi avvolgeva

Un punto, poi una tensione mi fece esplodere come asse nello spazio

Solo mi ergevo con portamento fiero

Asse di qualcosa che ancora non era, io punto ed il tutto intorno

I miei piedi poggiavano su galassie danzanti

Miriadi di stelle e pianeti che roteavano sotto i miei piedi, e fu il cerchio

Li guardai e ne rimasi affascinato

Innamorato di quel moto perenne

Spirali si formavano  dalla danza continua, che doveva traboccare di vita

E quel vaso e quella terra chiedeva un seme

E divenni tirso, e divenni seme

E io divenni pugnale

E da me, Padre, straripò il seme che porta la vita

Ora questa Vita esige di poter aver forma

E’ giunto il tempo dell’Amore quando ogni maschio cerca la sua femmina

Ed ogni femmina anela a congiungersi con la sua controparte

Ora è il momento…  quando l’Amante e Padre, dispensa la forma, e la dona allo stesso vaso da cui egli naque affinché tutto prosegua…

Lui che tutto è.

Che non appartiene a nessuno ma da cui tutti provengono.

Padre e Amante.

Compagno e Figlio.

Fratello ed Amico

Indomabile eppur docile.

Arrendevole ma anche selvaggio.

E’ giunto il tempo per il Re di giacere con la sua Regina e che ella sveli il tirso coperto di edera.

Ed io divenni pugnale

Ed ella divenne calice

Ed uniti portammo benedizione.



Categorie:Ispirazioni

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