Una candela per pulirsi la coscienza

(di Luca Ariesignis Siliprandi)

Voglio venire incontro alle anime belle facendola semplice semplice: la Siberia brucia, il mondo sta andando in malora e voi accendete candeline.

Lo fate, magari, bruciando palo santo (specie arborea ormai a rischio) che per arrivare nelle vostre mani si è fatto due oceani in nave porta container, il tutto condito da qualche bel ametista arrivato dal Brasile e cavato dalla terra a costo di 1-2 ettari di deforestazione. Ma avete acceso la candela, una di quelle bianco candido, fatte con paraffina e stearina (derivata dal petrolio la prima e dall’olio di palma la seconda). Bravissimi tutti, davvero.

In questi giorni era tutto un tam tam di informazioni su come partecipare a questo ‘rito globale’ che, raccogliendo sciamani, monaci buddisti, lightworkers, streghe de mi nonna, comunicatori con gli angeli, cristalloterapeuti, reikisti, yogi, danzatori estatici, saltimbanchi dei deserti del Gabon e cazzi e mazzi, avrebbe dovuto portare pioggia e spegnere gli incendi siberiani.

Vi do una notizia: non è scesa una sola goccia. Perché la pioggia stessa ci schifa.

Non puoi fregartene beatamente di tutto, svegliarti poi un giorno e pensare che, in quattro minuti, salaga dula mencica bula bibbidi-bobbidi-bu, puff! L’universo ti ascolta, tutto è risolto e puoi andare a sfondarti al McDonald, continuando a fregartene dell’ambiente.

La Natura, la Terra, l’Universo, hanno schifo e ribrezzo per l’ipocrisia e la voluta inconsapevolezza. Perché nella natura, ogni gesto è ‘pulito’, in modo quasi agghiacciante,  puro, direi perfino geometrico. Causa, effetto. Fuga, attacco. Amore, odio, nascita, morte. Con mille sfumature si erge un edificio complessissimo ma tuttavia semplice, lineare.

La natura, non ha bisogno di voi per difendersi, non preoccupatevi: lo sta già facendo

Questi incendi sono solo l’inizio di una controffensiva della Natura nei confronti dell’uomo. Così come noi, attaccati da un batterio o da un virus alziamo la nostra temperatura nel tentativo di uccidere l’aggressore (febbre), così sta facendo lei. La verità è che la terra ne ha piene le palle (e le ovaie) di noi. Credo che, per quel che le riguarda, lo sterminio sia una opzione presa in considerazione. Perché, anche se da un punto di vista accademico gli economisti si sono parecchio più evoluti, l’uomo medio occidentale ancora la pensa come Jean-Baptiste Say (1767-1832): “Le ricchezze naturali sono inesauribili perché, in caso contrario, non potremmo ottenerle gratis. Poiché non possono essere moltiplicate né esaurite, non sono oggetto della scienza economica”.

Il punto è che, Jean Baptiste Say, al di là del nome altisonante e figo, disse una immane stronzata. Eppure, nel profondo, un po’ la si pensa ancora così…

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(Sopra – Grafico da analisi statistica inferenziale sull’autodifesa della natura)

Volete accendere una candela? Ecco, fatelo per voi stesse/i e per l’umanità tutta, che possa ritrovare la via perduta da troppo tempo.  Ne ho già parlato qui, non voglio ripetermi, ma se non agiremo quanto prima comportamenti diversi, non credo avremo scampo. Quel che vedo ora sono scenari che vent’anni fa ci sarebbero sembrati apocalittici… invece, adesso, sembriamo bestie mute in fila al macello che ‘tanto non possiamo far nulla’.

Non metto in dubbio l’efficacia e il valore dei rituali, ma se 24h su 24h ce ne freghiamo altamente del mondo che ci circonda, abbiamo veicolato in quel senso e in modalità full-time energie materiali ma anche e soprattutto sottili. Così, non basterà un istante, un ritualino, per invertire la corrente che noi stessi abbiamo contribuito a costruire ed alimentare ogni giorno. Forse accendere quella candela può avere avuto un valore simbolico, d’inizio di un percorso di consapevolezza ecologica. Forse. Se così fosse, volete fare qualcosa che vada oltre ad una candela accesa? Bene, iniziate con l’informarvi. Faccio ora una ammissione: ci sto provando a fare meglio e di più, ma sono un pessimo esempio. Tuttavia, per quanto pessimo io sia, ho capito che tutta la buona volontà del mondo rischia di non valere nulla se non accompagnata dalle giuste informazioni.

Non esistono vie percorribili senza compromessi

Mentre vi scrivo, sto utilizzando un PC che consuma mediamente 0,2Kw/h, costruito con materiali provenienti dalle miniere di mezzo mondo e la cui produzione ha comportato un dispendio energetico pari al sottoscritto che corre lungo l’equatore terrestre per 6 volte. Anche senza parlare dei consumi di produzione, sappiate che la vostra candelina accesa per un ora produce la stessa quantità di CO2 di una lampada a led. Insomma, quando ci si informa, ci si rende subito conto che parlando di ecologia non possiamo sfuggire a paradossi. Questo semplicemente perché la nostra società NON ha nulla di ecologico, ci siamo dentro in tutto e per tutto… e dobbiamo inevitabilmente pensare a compromessi o tornare al neolitico.

Ora, facendo tutti i miei auguri a chi deciderà di impratichirsi con la scheggiatura delle selci, personalmente non ho trovato pacchetti all-inclusive che mi diano soluzioni pronte all’uso e senza alcun compromesso. Però.

Però da qualcosa possiamo iniziare e non vi ripeterò le mille indicazioni che facilmente potete trovare in ogni dove.

Nel mentre vi informate, nel mentre pensate a come iniziare, ecco, fatemi una cortesia, evitate di accendere la candelina per pulirvi la coscienza.

Ne facciamo tutti a meno. Anche la Siberia.

 

 

 

 

 

 



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