Cantare alla Luna

(di Rhea Anna Bertorelli)

Come posso, Figlio mio, raccontarti di quando canto alla Luna?

Cosa potrei dirti che non sembri banale?

Come farti comprendere realmente cosa fa una Donna quando canta alla Luna?

Non saprei…

Ma nelle notti di Plenilunnio, quando la Luna è alta nel cielo…

Tonda e piena…

Bianca e luminosa…

Io la guardo e… m’innamoro!

I miei occhi si perdono nella sua bellezza lattea.

Le mie braccia si sollevano verso di Lei e dal cuore sgorga il mio canto d’amore.

Sai? E’ stata chiamata con molti nomi ma per me Lei è Diana, la mia Signora.

Ed inizio a cantare i Suoi nomi

Li snocciolo come i grani di un rosario.

Iside, Astarte, Diana, Hecate, Demetra, Kalì, Inanna

Li canto e li ricanto finché la voce non si fa più forte e sicura.

E continuo ancora ed ancora, mentre i miei fianchi iniziano a muoversi e a roteare.

Canto a Lei ed alla Sua bellezza.

I miei occhi colmi d’amore non la perdono di vista neppure per un attimo. Non sono mai sazia della sua magnificenza.

Canto e sento che “qualcosa” sale.

La vulva pulsa mentre il bacino rotèa disegnando curve che si inseguono nell’infinito.

E ancora canto più forte,

corteggiandola,

lusingandola,

blandendola con la mia voce.

E’ quasi una sfida tra me e Lei.

Lei mi ammalia ed io Le canto una canzone colma di desiderio.

E il mio amore giunge sino a Lei…

Ed in quel momento, dopo che le ho cantato il mio canto d’amore, Lei si concede e scende a me colmandomi di Luce, Gioia, Emozioni, Amore. Sento la Sua forza, la Sua energia. Mi lascio possedere da Lei e mi avvinghio alla Sua energia come in un amplesso amoroso. In quel momento divento tutt’uno con la mia Signora e le mie narici avvertono il Suo profumo di bosco. Fiera ed indomita, libera e Virgo, appartenente solo a Sè Stessa, indipendente e selvaggia, queste le ispirazioni che mi dona la mia Signora da più di vent’anni.

E questo sono diventata per Lei.



Categorie:Ispirazioni

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