Candele: Luci Maggiori

(di Rhea Anna Bertorelli)

Magia delle candele… Chi non è rimasto, almeno una volta, incantato dalla fiamma di una candela? Chi non ha mai espresso un desiderio, spegnendo le candeline della torta di compleanno? Chi non ha mai accesso una candela accompagnandola con ferventi preghiere? Le candele ci accompagnano da secoli e credo che lo faranno ancora a lungo. A secondo della forma, diamo loro un nome diverso: Ceri, candele a stelo, moccoli, tea light, candeline di compleanno eppure loro sono sempre presenti a fissare un momento, ad innalzare una preghiera o un desiderio, ad aiutarci a sedurre l’amato con una cena a lume di candela o semplicemente a scacciare il buio e darci speranza di luce.

E’ importante non ignorare senso e spazio ella ritualità ma, ciò dato, In magia le candele hanno una grande importanza e, seppur non considerati veri e propri strumenti rituali, in ogni Tempio e su ogni Altare esse sono presenti. A secondo dell’uso esse sono medium (ovvero mezzi, tramiti. Pensiamo ai lumini votivi) oppure simulacri ( che rappresenta qualcosa o qualcun altro).

Ed è appunto sul uso delle varie candele che vorrei attirare la vostra attenzione (ne abbiamo già un poco parlato anche in questo articolo). Le candele possono essere divise in Luci maggiori e minori. Nelle Luci maggiori troviamo quelle candele/ceri che ardono durante il rituale e che vengono spente al termine del rituale stesso. Si possono quindi usare più volte. Le Luci minori sono tutte quelle candele che devono consumarsi interamente durante un rito e quindi ad ogni rituale serve una candela nuova.

Luci Maggiori (o Primarie)

CERI

Sono candele cilindriche di grosso diametro e sull’Altare le troviamo in due colori: Bianco e Nero. Lascio ad ogni Tradizione o Sentiero personale, la scelta se mettere il cero bianco a sinistra ed il nero a destra oppure viceversa. Rappresentano gli Dèi e, la loro accensione al termine di una invocazione, porta il Divino nel rituale. A differenza di altre candele, i ceri possono essere usati per vari riti, fino al loro consumo che però non dovrà mai avvenire durante un rituale.

Sacralizzate ed accese diventano Dèi e, come tali, hanno un posto sopraelevato in quanto la Loro fiamma non dovrebbe essere superata da quelle di altre candele.

CANDELE ASTRALI

Le candele astrali, come anticipato nell’articolo per la Candelora, sono le candele che rappresentano chi li accende. Accenderla significa “Io sono qui”, “Sono presente fra i Mondi”. Il loro uso e la loro presenza non fa parte dell’ortoprassi Wicca, ma troviamo sia molto efficace sia a livello simbolico e sia livello pratico. Ad ogni modo, a meno che non vengano accese per uno specifico lavoro magico, ed in quel caso vanno bruciate per intero ed i loro resti trattati opportunamente, le candele astrali possono essere accese più volte. Vale lo stesso discorso fatto per i ceri degli Dèi: non si devono spegnere durante un rituale e quindi, se sono molto consumate, conviene usarne una nuova.

CERI  DEGLI ELEMENTI

Come dice il nome, sono candele che si accendono quando, nell’apertura del cerchio, ad ogni quadrante si chiamano gli Elementi (e/o relativi Guardiani ma, su questo, approfondiremo magari in altra occasione). Sono più piccoli dei ceri degli Dèi e spesso hanno un colore corrispondente all’elemento che rappresentano. Verdi o marroni a Nord; gialli o bianchi ad Est; Rosso a Sud;  Blu, azzurri, turchesi per l’Ovest. I ceri verranno accesi una volta terminata l’evocazione dell’Elemento e spenti dopo che, a fine rituale, gli Elementi vengono congedati.

CANDELA DI SERVIZIO

Candela umilissima, senza vestizione né unzione (al riguardo, ancora, vedere QUI ), che non rappresenta nessuno, eppure è la prima a venir accesa. La candela di servizio ci permette di muoverci all’interno del rituale senza dover badare a dove abbiamo lasciato l’accendino o i fiammiferi. Lei darà luce alle candele astrali e via via a tutte le altre..

Visto che ci serve il suo supporto per tutto il rituale, a meno che non sia una candela a stelo particolarmente lunga, può capitare che si consumi interamente oppure che ne rimanga qualche centimetro. A differenza di tutte le altre, sentiamoci liberi di sostituirla quando vogliamo senza preoccuparci di “smaltire” in modo magico i suoi resti.

(Continua – Nel prossimo articolo parleremo delle luci minori)



Categorie:Approfondimenti, Ritualità

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