Carola è una Strega

(di Luca Ariesignis Siliprandi)

Articolo 1: “Tutti gli esseri umani nascono liberi ed eguali in dignità e diritti. Essi sono
dotati di ragione e di coscienza e devono agire gli uni verso gli altri in spirito di
fratellanza”;

Articolo 2: “Ad ogni individuo spettano tutti i diritti e tutte le libertà enunciate nella
presente Dichiarazione, senza distinzione alcuna, per ragioni di razza, di
colore, di sesso, di lingua, di religione, di opinione politica o di altro genere, di
origine nazionale o sociale, di ricchezza, di nascita o di altra condizione […]”;

Articolo 3: “Ogni individuo ha diritto alla vita, alla libertà ed alla sicurezza della propria persona”;

Non è la lista della spesa nel mondo del ‘mulino che vorrei’, è la dichiarazione dei diritti universali umani.

Ora, ognuno, lecitamente ha il sacrosanto diritto di avere le proprie opinioni politiche, perché si possono avere idee differenti sul COME fare le cose ma, in certi casi, ovvero quando riguarda la vita o la morte di persone, non si possono avere idee differenti rispetto al COSA.

O sì? Dobbiamo ammettere, anche solo per amor di discussione, che la morte di persone causata da una nostra scelta politica sia un opzione ammissibile?

(Feronia, ti prego! Dèa che sempre hai protetto gli schiavi fuggitivi, porta buon consiglio ai malcolti!)

Sulla scorta delle esperienze già viste in ambito americano dove, causa Trump, anche stimatissimi autori si sono trovati a mischiare religione e politica con esiti incerti, non cadrò -spero- nella trappola  del “la stregoneria è di sinistra/destra”, tuttavia, la stregoneria e il paganesimo portano con sé una serie di valori che non sono trattabili, fra cui l’ospitalità…

Qui, in pochi, nuotammo alle vostre spiagge. Che razza di uomini è questa? O quale patria così barbara permette simile usanza? Ci negano il rifugio della sabbia; dichiarano guerra e ci vietano di fermarci sulla terra più vicina. Se disprezzate il genere umano e le armi degli uomini, temete almeno gli Dei, memori del bene e del male

(Eneide, Virgilio)

Ringrazio Valentina Airesis Minoglio Gianoncelli perché nel suo intervento ad Agorà ha citato Jules Michelet che conoscevo, ahimé, solo sommariamente e mi viene in aiuto anche in questo caso… lui, autore de ‘La Sorciere’, apre il suo libro chiedendosi: «Donde proviene la strega? Io rispondo senza esitazioni. Essa proviene dai tempi negati alla speranza» (J. Michelet, La strega, Milano 1972).

Ecco. Però, noi speriamo e lo facciamo forte, fortissimo.

A quel tempo c’erano sulla terra molti ricchi e molti poveri.
I ricchi rendevano schiavi tutti i poveri.
A quel tempo gli schiavi erano trattati crudelmente; in ogni palazzo c’erano torture, in ogni castello prigionieri.
Molti schiavi scappavano. Fuggivano nelle campagne e diventavano ladri e briganti. Invece di dormire la notte, tramavano la fuga, derubavano i loro padroni e poi li ammazzavano. Così vivevano sulle montagne e nelle foreste come briganti e assassini, tutto per sfuggire alla schiavitù. Diana disse un giorno a sua figlia Aradia:
É vero che sei uno spirito,

Ma tu sei nata per essere ancora
Mortale, e devi andare

Sulla terra e fare da maestra
A donne e a uomini che avranno
Volontà di imparare la tua scuola,
Che sarà composta di stregonerie.
Non devi essere come la figlia di Caino,
E della razza che è divenuta

Scellerata e infame a causa dei maltrattamenti.
Come 
ladri e briganti,
Tu non divieni…
Tu sarai sempre la prima strega,
La prima strega divenuta nel mondo.
Tu insegnerai l’arte di avvelenare,
Di avvelenare tutti i signori,

Di farli morti nei loro palazzi,
Di legare lo spirito dell’oppressore.
E dove si trova un contadino ricco e avaro,
Insegnerai alle streghe tue alunne

Come rovinare il suo raccolto
Con tempesta, folgore e baleno,
Con grandine e vento.
Quando un prete ti farà del male,
Del male colle sue benedizioni,

Tu gli farai sempre un doppio male
Col mio nome, col nome di Diana,
Regina delle streghe…
Quando i nobili e i preti vi diranno,
Dovete credere nel Padre, Figlio

E Maria, rispondetegli sempre,
Il vostro dio Padre e Maria
sono tre diavoli…Il vero dio Padre non è il vostro dioIo sono venuta
Per distruggere la gente cattiva
E la distruggerò…
Voi altri poveri soffrite anche la fame,
E lavorate male e troppo,

Soffrite anche la prigione;
Però avete un’anima,

Un’anima più buona, e nell’altro,
Nell’altro mondo voi starete bene
E gli altri male…
Dopo che Aradia ebbe imparato a praticare tutta la stregoneria e come distruggere la razza malvagia degli oppressori, la insegnò alle sue allieve e disse loro:Quando sarò partita da questo mondo,
Di qualunque cosa avrete bisogno,
Una volta al mese, quando la luna

È piena…
Dovete venire in un luogo deserto,
In una selva, tutte insieme,

E adorare lo spirito potente
Di mia madre Diana; e a chi vorrà
Imparare la stregoneria,

Che ancora non la sappia,
Mia madre insegnerà
Tutte le cose…

Sarete liberi dalla schiavitù!
E così diverrete tutti liberi!
Però uomini e donne

Sarete tutti nudi,
Fino a che non sarà morto
L’ultimo degli oppressori.
Morto,farete il giuoco
Della moccola di Benevento,
e farete poi una cena così.

(“Aradia, o il Vangelo delle Streghe”, Charles Godfrey Leland)

L’indifeso, il reietto, il vessato troveranno sempre posto nelle ‘notti di danza sotto il noce’ e forse non è un caso che, nei recenti fatti di cronaca, a farlo sia stata una donna.

Carola Rachete, comandante della Sea Watch, ha usato il potentissimo incantesimo del dito medio (spiegato QUI). E’ entrata nelle acque territoriali italiani ed è ora in porto a Lampedusa. Vedremo.

Dubito che lei si interessi o gliene freghi qualcosa del paganesimo o della stregoneria ma, se ho ancora buoni occhi, guardatela bene anche voi: è una strega, grazie al cielo!



Categorie:news, Pensieri in libertà

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