Perchè siamo tutte un po’ Vesta…

 (di Rhea Anna Bertorelli)

Il 1° marzo, giorno dedicato a Vesta (o meglio, al suo Fuoco e ne abbiamo già parlato QUI). La sua presenza si fa sentire forte, specie fra le donne della FdR. Da settimane appare casualmente in discorsi, meditazioni, sogni e, per chi “ascolta” con tutti i sensi, è come se qualcuno ci battesse continuamente su una spalla a dire:” Ehi tu… Sono qui! Voglio la tua attenzione!”

Da quando l’ho incontrata la prima volta ad un seminario su tutt’altro, in una visione molto forte che mi ha lasciato scossa e tremante per giorni, un pensiero fisso mi perseguita: se mai nel passato ho contribuito ad aver cura del Fuoco, dovrei ingegnarmi a fare un nuovo Fuoco che resti acceso per un anno e ricominciare ad averne cura. Ma esattamente come le Vestali erano più di una ecco che anche questo Fuoco dovrebbe essere alimentato da più donne.

Perché in fondo c’è una Vesta in ognuna di noi.

Ognuna di noi si è presa cura della propria casa, della famiglia…

Ognuna di noi è diventata quel fuoco contenuto nel cerchio, fonte di luce, calore e trasformatore di cibo…

Ogni volta che ci sediamo tranquille in meditazione, non proiettate verso il mondo esterno, ma assorte nel contemplare noi stesse, ecco che diventiamo Vesta, dea silenziosa e mai rappresentata. Ogni volta che ci concentriamo mentre puliamo e purifichiamo casa, talmente assorte da dimenticare lo scorrere del tempo, siamo Vesta.

E’ come se quel Fuoco centrale divenisse il punto centrale del Cerchio tracciato nello Spazio Sacro. Un punto fermo che consente a noi donne d’essere salde e ferme nell’agitazione quotidiana. Il mozzo centrale della ruota che gira e punto d’unione e contatto dei vari raggi. E questo è anche il nostro ruolo di sacerdotesse: punti di contatto, aggregazione, portatrici di un messaggio. Ci muoviamo nel mondo tessendo rapporti fra gli dei e coloro che hanno dimenticato. Ricordiamo l’antico patto fra gli uomini e gli dei e lo riproponiamo quotidianamente nelle nostre azioni e parole. Coerenza, integrità, equilibrio e pacatezza… E’ nostra responsabilità essere Fuoco che accoglie, scalda ed illumina corpi e menti.

Vesta ed il Fuoco. Tutto questo in quel Fuoco che ardeva nel cuore del Tempio, simbolo della città di Roma. Il Fuoco spento e riacceso dalle vestali ogni primo giorno di marzo per più di 1100 anni.

E quest’anno riaccenderemo il Fuoco affinché ci ricordi il nostro ruolo ed il nostro amore per gli Dèi.



Categorie:Everyday Life, Pensieri in libertà, Riflessioni, Ritualità

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