Siamo gli Antenati di chi verrà dopo. Le streghe siamo noi, adesso (cit.)

(di Rhea Anna Bertorelli)

Cammino sul sentiero degli Dèi da ormai 24 anni. Quasi delle nozze d’argento…

Gran Sacerdotessa e Strega… Alcune volte mi soffermo a pensare a quanta strada ho fatto da quell’estate del ‘96 in cui tutto iniziò a muoversi e a prendere un senso logico. Estate in cui incontrai per la prima volta qualcuno che era in grado di comprendere e dare voce alle inquietudini che si muovevano dentro di me.

Da quando ho compreso in che direzione andare un dubbio mi ha sempre accompagnato: i rituali che si fanno devono essere come in passato o possono essere “moderni”? E nello specifico: Diana comprende ed apprezza la mia devozione nelle mie azioni dettate dal cuore o sarebbe più suo agio con rituali e offerte secondo il mos maiorum?

La verità è che non ho una risposta unica o meglio… La risposta che mi do oggi è che Diana e gli Dèi hanno attraversato i secoli. Hanno visto l’umanità cambiare e con essa il modo di venerarli. Hanno apprezzato le prime rappresentazioni del divino con le Grandi Madri e le costruzioni solstiziali ed hanno benaccetto i nostri riti in lingua volgare con candele industriali ed incenso comprato su Amazon.

In qualità di Sacerdotessa ho un unico obbligo: quello di creare e trovare modi per venerare e celebrare i miei Dèi che nascano dal sentimento puro che nutro per Loro. Non importa se la mia preghiera non è stata scritta secoli prima della nascita di Cristo. Importante è che il novello carma “racconti” la bellezza e la meraviglia che ho nel cuore ogni volta che penso a Loro.

Non importa se non conosco e non uso il latino. Pensate che gli Dèi non comprendano l’italiano? O l’inglese? O qualsiasi altro idioma? Credete davvero che gli Dèi non percepiscano l’energia e le vibrazioni delle parole che vengono profferite? L’essenziale lo colgono. Si “nutrono” anche del nostro amore per Loro e tanto basta.

Come Sacerdotessa mio dovere e piacere è quello di tendermi verso Loro ogni volta che è possibile. Creare nuovi riti che sono evoluzione e concretezza di ciò che ho nel cuore. Trovare e mostrare ad altri, nuove vie per onorare il divino. Partendo da ciò che sono ora, non da quello che è (forse) accaduto secoli fa. Perchè non farei che ripercorrere strade già battute…

Questo è il mio compito: lasciare a chi viene dopo di me, nuove strade.

Perchè sono Sacerdotessa e Strega e sarò un’Antenata per chi viene dopo di me!

“Siamo gli Antenati di chi verrà dopo. Le streghe siamo noi, adesso.”



Categorie:Ispirazioni, Pensieri in libertà, Riflessioni

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