La patente

(di Luca Ariesignis Siliprandi)

In quest’epoca, piena di corsi e seminari che in due giorni ti danno tanto di attestato di “Somma Sacerdotessa del Delfino Atlantideo della Kamčatka quando piove e fa freddo, ma non troppo” o di gente che si auto-attribuisce titoli un poco a casaccio (‘Mi sono auto-iniziata 20 fa, ho fatto tutto da sola perché sono un’anima libera’), ecco, in quest’epoca sono purtroppo il primo a chiedere referenze, a controllarle ed a cercare di verificarle nell’infruttuoso tentativo di fare la mia parte affinché argomenti e percorsi seri non siano confusi con la prosopopea dei millantatori (consapevoli o meno di esserlo).

Che sì, quando si leggono certe cose, viene voglia di cavarsi gli occhi.

Eppure, nel mio mondo ideale, così non dovrebbe essere; dico, infatti, che se mio malgrado chiedo referenze e faccio controlli, è perché il mondo dell’esoterismo (con il pesante intervento della New Age e tecniche olistiche varie) è ormai divenuto una tale torre di babele di scartoffie stampate a getto d’inchiostro che quasi viene la voglia di arrendersi. L’idea che esistano patentini o attestati che possano dare validità o meno a quanto ci troviamo d’innanzi -siano una persona o un corso- dovrebbe fare orrore: conosco persone senza alcun ‘patentino’ che potrebbero rovesciarvi a gambe all’aria con uno sguardo.

Il fatto, però, è che ci sono talmente tante cialtronerie in giro che chiedere “patente e libretto” appare oggi come la soluzione più facilmente percorribile. Quest’idea, in effetti, è già stata ampiamente sdoganata ma subito evitata e glissata con la risposta più semplice in assoluto: stampiamo patenti, da noi. Geniale. I migliori ciarlatani rilasciano attestati ad ogni piè sospinto: “se ci hai (sic!) l’attestato allora è bbbuono”.

Qualche esempio divertente incrociato quest’anno: seminario sulla Wicca per diventare Sacerdotesse e/o Sacerdoti, si dice, in circa 3 incontri. Sconcertato dalla cosa, controllo il nominativo della docente… non mi risulta essere una iniziata Wicca ad alcuna tradizione (sì, possiamo controllarlo: sappiatelo). Si chiedono dunque lumi… “Ho svolto il percorso in America…“, “Da chi?“, si domanda (ehhhh sì, con qualche difficoltà e tempistiche diverse, ma possiamo controllare pure lì). Si scopre che la persona in questione ha partecipato ad un gruppo di studio Wicca in cui è stata poi gentilmente accompagnata alla porta: non una Wiccan, dunque, né tanto meno persona formata sull’argomento; ho anche scoperto un gruppo autodefinitosi Wicca (con tanto di corsi e accademia) in virtù di una risposta email di R.Buckland…

Altri, ed è cosa che ho visto di recente, in un weekend si propongono di spiegare la Wicca, corrispondenze, cristalli, erbe, tarocchi, rune, i misteri dell’universo, farti cavalcare un unicorno, parlare con i delfini (di Atlantide, ovvio). Ok, lo ammetto, ho esagerato un filo giusto per ridere: ma non siamo molto distanti dal vero.

Ormai, la cosa è talmente diffusa da essere diventata argomento di satira (peraltro gradevolissima) di numerose pagine Fb. Così, ad oggi, in un mondo dove la gente si attribuisce titoli da sé, nemmeno queste ‘patenti’ hanno un qualche valore. E siamo da capo.

In diversi articoli abbiamo dato suggerimenti su come riconoscere gruppi seri (e cosa evitare), così come abbiamo tentato di spiegare che la Wicca non è un percorso fai da te. Sono anni che gli iniziati di ogni tradizione Wicca presente in Italia, insistono su questo con una resilienza che ha dell’eroico ma, posto che per quanto deleteri altri personaggi che ammorbano internet e social dei loro deliri egoici, sembrano ineliminabili, vorrei capire alcune cose che davvero mi sfuggono.

Sarò uno zuccone io però, ad esempio, vorrei capire quale ansia vada smaniando nell’animo di chi, ogni oltre evidenza e dato di fatto, si ostina a proporre corsi e percorsi parlando di Wicca senza saperne nulla direttamente. Non vi serve la “patente di Wicca”, se fate altro e lo fate bene, perfetto: ma parlate di quello e solo di quello, vi prego!

Ho una fiducia immensa nel darwinismo, anche quello spirituale, ovvero: esiste una fortissima selezione naturale anche in questi ambiti e so per esperienza che sono personaggi simili a meteore… te li ritrovi in giro per qualche anno e poi, ciao. Ma quanto male fanno a questa religione! Sono come un brusio, come un rumore di fondo che confonde chi sta tentando di sintonizzarsi su un canale radiofonico. Altra cosa che un poco mi tormenta è come un nutrito numero di persone possa cascarci. Questo, davvero, mi impensierisce e mi mortifica. Cosa sfugge del semplicissimo concetto “è una religione misterica” e, quindi, o ne fate parte dall’interno o al massimo potete riferirvi a qualche libro? (libri che, peraltro, ad eccezione di casistiche americane, dicono a chiare lettere quel che sto perorando?).

In Italia, oggi, oltre al Tempio di Callaighe esistono realtà solide e concrete, aperte e pubbliche. Esistono gruppi di studio tenuti da iniziati con tanto di nomi e cognomi, riferimenti. Esiste la Pagan Federation Italia che può darvi una mano a trovare questi elenchi se non riusciste da soli. Esistono gruppi fb gestiti e tenuti da iniziati di grande valore. Avete possibilità che noi vent’anni fa nemmeno ci sognavamo.

Ma va bene così, dai, pace.

Volete la patente? Vi serve? Stampatevela: le cartucce di ricambio per la stampante a getto d’inchiostro costano poche decine di euro e le offerte del Black Friday ancora non sono terminate.

Spiace per voi.

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Il titolo di questo articolo mutua dall’omonima opera pirandelliana a cui rimandiamo –grazie Wikipedia



Categorie:Pensieri in libertà

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  1. Questo 2019 assieme a voi – Congrega FdR – Tempio di Callaighe Italia
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