Avvertenze per la scelta di un gruppo (ed un potentissimo gesto magico di protezione)

di Luca Ariesignis Siliprandi

Premesso che in questo articolo è insegnato un potentissimo gesto magico di protezione, come si può capire se il gruppo in cui siamo o stiamo entrando è sano? A quali segnali dovremmo stare attenti per capire se ci stiamo ficcando in qualche situazione “tossica”? Viceversa, ci sono qualità che ci diano indizio di una situazione che possa essere traino per la nostra crescita?

Ripercorrendo la mia esperienza personale, ho tentato di fare un elenco -scherzoso ma non troppo- delle cose a cui presto subito attenzione. Iniziamo con i segnali positivi…

Semaforo verde:

  • Chi guida il gruppo e/o insegna, non cerca ‘adepti’ ciechi e fedeli ma persone libere con un proprio senso critico. Se non vi incoraggia ad utilizzarlo e svilupparlo, o se non accetta di essere messo in discussione, qualcosa non va. Di gruppi e religioni che vogliono pecore di un gregge e hanno il mito del buon pastore né ho già avuto abbastanza. E voi?
  • Chi guida il gruppo e/o insegna, non ha alcuna esitazione nell’ammettere di non sapere qualcosa o di non conoscere un particolare argomento. E’ impossibile sapere tutto di ogni cosa. Chi sostiene il contrario ha enormi problemi con il proprio ego…(ad esclusione del sottoscritto che, com’è noto, è infallibile e, soprattutto, modesto);
  • Il gruppo è amichevole e non da troppa importanza a titoli e gradi se non quando è strettamente necessario. Chi bada troppo a medagliette e distintivi, ancora una volta, dovrebbe forse lavorare sul solito ego o iscriversi alle giovani marmotte;
  • Senso dell’umorismo e autoironia. Ridere fa bene e non esiste NESSUNO, qualsiasi sia il suo livello, che non abbia almeno un difetto di cui ridere (assieme);
  • Chi guida il gruppo e/o insegna è paziente con i nuovi arrivati. Tutti abbiamo iniziato “da zero” e se, chi risponde alle vostre domande, vi fa sentire un perfetto idiota: non è un buon insegnante. Da non confondere la pazienza con il lassismo: si può essere molto esigenti restando pazienti e viceversa;
  • Il vostro avanzamento nel gruppo non dipende dalla capienza del vostro portafogli ma da quanto e come lavorate, dall’impegno e dai risultati che avete ottenuto. Il tempo, l’affitto di una sala, l’acquisto dei materiali, di libri etc. hanno un costo, come tutto del resto, come tutto TRANNE le iniziazioni. Ecco, ripetiamolo tutti assieme in coro: le iniziazioni non sono in vendita, le iniziazioni non sono in vendita, le iniziazioni non sono in… [ab libitum]
  • Onestà. “A questo incontro non sei invitato perché è riservato agli iniziati di questo o quel grado” è preferibile al silenzio, oppure, “E’ prematuro ch’io ti spieghi questa cosa, perché…” è preferibile a chi mena il cane per l’aia;
  • Quali sono i frutti del lavoro del gruppo? Voglio dire, oltre alle attività interne, si spende all’esterno? …Facendo magari informazione o partecipando attivamente in un qualche modo rispetto alla propria comunità di riferimento? Un gruppo attivo all’esterno è un ottimo segnale!

Viceversa, ecco segnali che dovrebbero insospettire…

Semaforo rosso (seguiranno indicazioni per un potente gesto magico di protezione):

  • Se chi guida il gruppo e/o insegna si è fatto/a metà dei membri (uno più, uno meno): fuggi come se ci fosse un invasione di zombie, ORA!
  •  “La nostra tradizione ha ennemila anni/secoli/eoni/ere geologiche di storia”, oppure, “Discendiamo da una ininterrotta catena iniziatica da Nicolas Flamel/Christian Rosenkreutz/Superman/Batman/etc.”, certo…  non credete ad una sola parola, ve lo dico io che, in effetti, sono la reincarnazione di Flamel, quindi ne so qualcosa.
  • “Sono insegnamenti segretissimi (che ovviamente dirò solo a te e pochi altri eletti/e) trasmessi per via ereditaria dalla nonna di mia nonna/trisavola/strega bruciata sul rogo/Morgana/Cagliostro/Batman/Doctor Strange/Dottor Who/Lady Oscar etc.” – Ecco, il mondo è pieno di gente del genere, vedete di non essere i pesci che abboccheranno al loro amo. Mi raccomando, siate attenti, perché alle volte ci credono davvero e rischiano di risultare tremendamente convincenti;
  • Il rispetto che chiedono è ampiamente superiore a quello che ti danno e/o esigono appellativi quali “Maestro”. Non esiste alcun grado o livello che dia il diritto a qualcuno di farti sentire uno scemo o di trattarti come tale. Considera attentamente con quale forbito gioco di parole mandarli a quel paese e usalo quanto prima facendolo seguire dal gesto magico che spiegherò a fine articolo;
  • Il gruppo ti suggerisce chi puoi e soprattutto chi non puoi avere nelle tue amicizie e/o scoraggia il fatto che tu possa avere contatti con chi ha lasciato il gruppo stesso (SUPER SEMAFORO ROSSO!). Certo, dare consigli può venire spontaneo e non vi è nulla di male ma, a meno che non si tratti di problematiche che mettano a rischio la coesione del gruppo, quel che fai della tua vita sono affari tuoi e tali devono restare. La tua vita privata E’ TUA E SOLO TUA. Anche in questo caso suggerisco il gesto magico;
  • Idem come sopra, quando il gruppo decide cosa non devi leggere o studiare. Non vi è nulla che, a priori, non meriti la nostra curiosità. Peraltro, vi faccio notare che chi vi dice “non leggerlo”, lo può fare solo sulla scorta di due possibili situazioni: lo ha letto (ed allora si contraddice), non lo ha letto (e allora, di cosa parla?);
  • I membri del gruppo passano più tempo a parlare male di altri gruppi che a crescere il proprio e/o sono spesso impegnati in lotte e dibattiti con altri gruppi e/o in battaglie contro “i nostri nemici”. In alcuni periodi della mia vita ci sono finito dentro pure io… se avessi un euro per ogni minuto perso in sterili discussioni e litigi, oggi girerei in Porsche;
  • Non ti consentono di sviluppare appieno il tuo potenziale, non ti incoraggiano a raggiungere il loro livello o, addirittura, tentano di evitarlo tenendo per se informazioni o le fonti da cui hanno tratto alcuni insegnamenti. Notare che questo punto va spesso a braccetto con l’esigere di essere chiamati “Maestro”;
  • A corollario del punto precedente, fate questa verifica: il gruppo ha membri che vi partecipano da anni e anni ma nessuno ha raggiunto il livello del “Maestro” e nessuno ha creato un suo nuovo gruppo;
  • Il gruppo tende ad instillare paura circa l’eventualità di lasciarli o tradirli: corri via come il vento, a gambe levate e non girarti indietro per nessuna ragione al mondo! Dico sul serio. E’ un indizio fortissimo della presenza di un leader manipolatore…
  • Elencano tonnellate di titoli, certificati e onorificenze ad ogni pie sospinto, tipo “Grande Ierofante del Tempio d’Oriente dell’Altissima Stella dell’Ordine dei Cavalieri Bendati dell’Impero dei Savi della Luna Scarlatta”, vi suggerisco di rispondere citando un anonimo poeta: “e sticazzi?”.

Ed ecco, se non l’aveste già capito, il mio suggerimento su come difendervi magicamente dai semafori rossi di cui sopra:

  1. Aprite la mano;
  2. chiudete verso il palmo tutte le dita escluso il dito medio;
  3. portate la mano di fronte a voi con il palmo rivolto verso il vostro viso e il dito medio in alto, perpendicolare al terreno;
  4. il dorso della mano sia rivolto alla possibile fonte di pericolo;
  5. agitate la mano con un movimento oscillatorio dal basso verso l’alto;
  6. ripetete il punto precedente fino al sopraggiungere di un leggero stato di euforia e soddisfazione;
  7. sorridete, girate i tacchi e andatevene con l’eleganza di Audrey Hepburn.


Categorie:Everyday Life, Inizi, Pensieri in libertà

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2 replies

  1. Infallibile, modesto e con un senso dell’ironia semplicemente fantastico.
    Ti adoro

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